The cycle of my life starts here

1983 in una città fondata dal Principe Vescovo Bruno Von Kirchberg, mamma e papà si incontrano di nascosto.

Era autunno, lui un bel giovanotto dai capelli ricci, lei una bella donna del nord.

Non sono qui a spiegare come nascono i bambini, ma in quella occasione, nella 127 del Nonno venni concepita io.

E' un particolare del quale avrei anche potuto fare a meno, ma papà ci tenne tanto nel voler condividere la sua esperienza, per quanto breve, con mia madre.

Puntuale, come solo i tedeschi sanno fare, nove mesi dopo in un caldo luglio arrivai io.

Nonno è sempre stato rigoroso, la TOT -Truppe Occupazioni Tedesche-, e la precoce dipartita del suo babbo, devono averlo segnato profondamente nel carattere.

Tentò di ricorrere ad un matrimonio riparatore, ma mio padre, poco più che diciottenne ed incapace di assumersi responsabilità, non volle rinunciare alla sua libertà. Lui rimarrà così..per sempre.

Sono cresciuta con Nonno, Nonna, Mamma e Zia, mi sento parte di quei racconti delle famiglie di un tempo, quelle allargate che vivevano sotto lo stesso tetto. Io, alla mia maniera, l'ho vissuto.

Mio padre lo incontrai per la prima volta compiuti i diciott'anni e fino a quel tempo, beh mi raccontarono di tutto, sono passata da:è morto, a nomi non veritieri. Non volevano che io sapessi chi fosse, in casa era considerato argomento tabù..come gli altri milioni di argomenti dei quali in casa mia non si è mai conversato. Mio Nonno ripeteva tuonando: riservatezza!

Come è normale nella crescita di ogni individuo mi sono posta mille domande e massimi sistemi a parte, ciò che tutti i giorni mi chiedevo affrontando lo specchio in ingresso era: ma questi capelli e questi occhi da chi diavolo li avrò mai ereditati?!

Quando incontrai mio padre per la prima volta ci si diede appuntamento alla stazione ferroviaria, lui era già li ad attendermi..lo riconobbi subito, fra centinaia di persone io trovai i miei occhi, come se mi stessi guardando allo specchio di casa..capii..era lui.