Le solitudini del cuore.
- Sara Uano
- 8 mag 2016
- Tempo di lettura: 1 min

Come un marchio a fuoco dovrei averti impressa nel cuore, ma non abbiamo avuto tempo per costruire ricordi insieme. Altre donne hanno preso il tuo posto. Altre donne mi hanno cresciuta ed hanno costruito passo dopo passo i miei ricordi. Ti tengo stretta, perché la speranza non riesce a salpare lontano da me mentre io avrei un disperato bisogno di lasciarti andare. Mi sono salvata da sola. Ho costruito la mia normalità facendo finta di conoscerti, ti ho cercata nelle canzoni che ascoltavi, nella corrispondenza che tenevi segreta e che buttasti via un pomeriggio perché l'avevo trovata. Ti ho cercata nel tuo modo di vestire, nel tuo profumo Lancaster. Nelle perle con bordatura dorata. Nel tuo maquillage, nello smalto, rosso in inverno ed arancio d'estate, sempre perfetto.
Tre decadi sono oramai sfuggite dalle nostre mani. Non si torna indietro. L'irrisolto, pesa come un macigno su di noi che non riusciamo a stare sole nella stessa stanza. Le rare telefonate sono in viva-voce. Altri ci devono proteggere da ciò di cui non riusciamo più a liberarci. Lo sai, e non sostieni il mio sguardo, ti volti altrove.
La cortina di nebbia si è fatta sempre più fitta negli anni. Ho perso il nostro ménage ed ora non ho più nulla in cui cercarti. Hai cambiato profumo. Hai cambiato vita. Ed io me ne sono andata abbastanza lontano da non dover avere la sensazione di sentire per sbaglio la tua voce troppo vicina.
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