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Dare e nulla in cambio


Ci sono persone che decidono di non partecipare concretamente alla nostra vita.

Imperterriti e nonostante le difficoltà, nonostante l'abbandono, nonostante rari momenti di grande bellezza, che spesso scordiamo dando più peso a ciò che ci affligge, percorriamo i nostri anni affrontando le situazioni più disparate. Per grazia divina riusciamo a sopravvivere a sopravviverci. Mettiamo al mondo dei figli, che diverranno, nostro malgrado, troppo presto grandi.

Ho creato dal nulla due persone che girano per casa. Come il gas si sono propagati occupando le mie giornate e divenendo punto focale di esse, mi sono messa da parte concentrandomi solo su di loro. Ho scelto di farlo.

Si guardano allo specchio e cercano le somiglianze con mamma e papà, litigano su chi ha gli occhi di mamma e la fortuna di non avere gli stessi capelli di papà...che praticamente non ne ha. Sorrido mentre ascolto la potenza di questi bisticci, che un giorno, inevitabilmente, dimenticheranno perché avranno altre questioni da affrontare. Trovo questi due nani che girano per casa talmente simpatici, che a volte mi meraviglio e stento nel capacitarmi che possano essere proprio miei.

Il più piccolo mi chiede spesso: "Mamma, ma tu a chi somigli?" che tenerezza mi fa,

"Io?! Io assomiglio al Signor Nessuno."

Ci sono dei caratteri genetici che ci si porta dietro, predominanti. Tu, Signor Nessuno, hai battuto forte in questo. Stesso sarcasmo, stesso pensiero veloce, i tuoi occhi.

Non capisce ancora tutte le mie battute e non trova un volto per il Signor Nessuno, tanto che, preso dalla disperazione, una sera mi chiese: "Mamma, ma a te, dove ti hanno trovata"

Rido da settimane.

Ciao Signor Nessuno.

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